sabato 10 marzo 2012

Da "il Laureato" i primi segnali del consenso di mercato per ALFA ROMEO e del suo primato tecnologico.



Chi non avrebbe voluto esser al posto di Dustin Hoffman che non accetta le provocazioni di alcuni giovani al drive in in compagnia della stupenda attrice statunitense Catharine Ross e si chiude nel suo spider? Chi non avrebbe voluto correre con l'alfa rossa per impedire alla giovane Elaine Robinson di sposarsi - come nel contributo video che vi presento?
Il “Laureato” una pellicola che ha portato nel 1967 a definitiva consacrazione i due allora giovani attori ma anche l’opera cinematografica che ha fatto conoscere al pubblico statunitense la stupenda autovettura che ne accompagna le scene. E la sua forma, come la casa si affrettò a precisare,così particolare ed esclusiva con tutto quel fascino irripetibile che da sempre le Alfa Romeo offrono al pubblico dei cultori dell’auto richiama un osso di seppia, ovvero la celebre conchiglia del mollusco cefalopode, in virtù del frontale e dalla coda arrotondati, raccordati dalle fiancate convesse, con linea di cintura piuttosto bassa. La coda, rastremata trasversalmente e longitudinalmente, segue i dettami della più classica tipologia boat-tail. Per la meccanica venne adottato il nuovo autotelaio della "Giulia", accorciandone il passo a 2.250 mm.



Nel maggio 1966 tre esemplari furono imbarcati sulla nave Raffaello per la presentazione negli Stati Uniti. La Spider diventa una "star" come abbiamo detto del cinema con il celebre film Il laureato del 1967, con Anne Bancroft e Dustin Hoffman. Fu commercializzata inizialmente solo con il motore bialbero di cc 1600 (1570) che sviluppava 109 cv, nella versione USA le calotte in plexiglas furono sostituite da un faro che aveva la bordatura cromata.
Nel gennaio del 1968 alla 1600 fu affiancata la versione definita spider veloce e montava il motore della serie 1750 (1779 cc) che sviluppava 114 cv ma il peso della carrozzeria fu portato da 990 kg a 1040 kg. Nel giugno si affianca a questa produzione anche la più piccola spider junior che si distingueva esteticamente per l'assenza delle calotte ai fari anteriori, per i deflettori fissi e per una diversa posizione delle gemme laterali delle frecce. I mito,la fascinazione prosegue al giorno d’oggi con 8C, Giulietta e Brera……che auto incredibili!!

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