domenica 20 febbraio 2011

Una considerazione malinconica sui destini del prodotto automobile.



Roma soffoca di automobili ma RUOTERUOTE TV e STILETORINO Lab - da me ideati - continuano a pensare che,se negli anni dello sviluppo post-bellico fosse stata impartita una visione strategica tale da contenere fortemente e drasticamente la diffusione dei veicoli,oggi il poter fruìre dei piaceri di guida che una auto offre al suo pilota sarebbe stato elemento tangibile.L'automobile - ed un uso "libero" della stessa - va restituita a coloro i quali ne alimentano con le loro idee il processo creativo,concettuale,stilistico il tutto nella considerazione che il body di una vettura;la sua carrozzerìa rappresenta una"scultura dinamica" di altissimo livello artistico così come gli elementi meccanici ed il loro studio e sperimentazione scaturiscono da intuizioni geniali.Un genio autentico che si contrappone alla mediocre qualità cerebrale degli amministratori istituzionali che in nome dei loro interesse particolaristici ed elettorali sacrificano il benessere,la serenità psicologica di tutti coloro i quali - volenti o nolenti - vivono nei grandi agglomerati metropolitani alimentando, mediante la costruzione di una rete viaria ed autostradale sempre più drammaticamente ed invasivamente estesa, la percezione di come sìa necessario procedere ad attuare una forte tassazione sul bene automobile. L'uso scriteriato e privo di metodo che la maggior parte della popolazione fa di questo prezioso oggetto di mobilità sconfessa di fatto ogni considerazione a favore di una diffusione senza limiti del prodotto-automobile.E la massiccia diffusione di riviste e prodotti editoriali a carattere automobilistico dal taglio editoriale "nostalgico" (vedi RUOTECLASSICHE,LA MANOVELLA etc.) rende tangibile quella percezione di come da più parti gli addetti ai lavori mostrino tutta la loro stanchezza nei confronti di un assetto politico che sembra non tenere nel dovuto conto quelle esigenze relative ad un habitat di vita promettente per il benessere fisico ma anche emotivo e psicologico dei nostri figli.(Andrea Ciampaglia)

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